Mafia: Cassazione conferma arresti domiciliari per Baiardo
FIRENZE – E’ stata confermata dai giudici della Cassazione la misura cautelare degli arresti domiciliari per Salvatore Baiardo, come aveva stabilito il tribunale del Riesame di Firenze, che aveva accolto il ricorso della procura fiorentina contro la decisione del gip di negare i domiciliari per l’ex gelataio di Omegna.
Baiardo era stato chiamato a rispondere del reato di calunnia nei confronti del giornalista Massimo Giletti, di cui era stato più volte ospite nella trasmissione ‘Non è L’Arena’, per averlo accusato di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero riguardo all’esistenza di una foto che ritrarrebbe Silvio Berlusconi con il boss stragista Giuseppe Graviano.
L’indagine su Baiardo, accusato anche di favoreggiamento nei confronti di Berlusconi e Marcello Dell’utri, era stata avviata dalla procura fiorentina nell’ambito dell’inchiesta sui presunti mandanti esterni per le stragi mafiose del 1993 a Firenze, Roma e Milano.
I giudici della Suprema Corte hanno accolto le tesi del difensore di Baiardo, avvocato Carlo Taormina, per la presunta calunnia nei confronti di Giancarlo Ricca, sindaco di Cesara (Verbano-Cusio-Ossola), che l’ex gelataio accusava di aver movimentato i soldi dei fratelli Graviano e di aver comprato una casa con quel denaro, e hanno annullato l’ordinanza con rinvio per un nuovo giudizio del tribunale di Firenze. La Cassazione ha dato ragione, infine, ai procuratori aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli sull’esistenza dell’aggravante di mafia, rinviando anche su questo punto a un nuovo giudizio del tribunale di Firenze.
AGGIORNAMENTO DELLE 12,35
“E’ una decisione importante: è anche un riconoscimento della fondatezza del ricorso che è stato presentato dall’ufficio”. Lo ha affermato Filippo Spiezia, procuratore capo di Firenze, commentando la notizia degli arresti domiciliari decisi dalla Cassazione per Salvatore Baiardo, con riferimento all’ipotesi di calunnia nei confronti del giornalista Massimo Giletti contestata dalla procura fiorentina.
“Ci stiamo confrontando con i colleghi sulle implicazioni giuridiche di questa decisione, nelle prossime ore prenderemo una decisione”, ha aggiunto Spiezia, a margine di un convegno a Firenze. A chi gli chiedeva se la Cassazione avesse riconosciuto l’aggravante dell’agevolazione mafiosa, il procuratore ha risposto dicendo che “al momento noi abbiamo soltanto il dispositivo, almeno quello che mi è stato comunicato dai colleghi, e quindi da questo punto di vista, ripeto, con beneficio di inventario perché dobbiamo leggere tutto il provvedimento, sembrerebbe accolta la prospettazione accusatoria”.