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Calcio: Covisoc sparisce, arriva agenzia del governo per vigilare sui bilanci delle società

Artemio Franchi, fiorentino, ma anche il più grande dirigente del calcio mondiale, aveva sempre fatto argine contro l’intervento dei politici e dei governanti nel mondo del pallone. Ma lui se ne andò presto, addirittura nei primi anni ’80: da allora praticamente nessuno è riuscito ad avere la sua autorevolezza.

La notizia di oggi, 5 maggio 2024, è che i conti delle società di calcio finiranno sotto il controllo di un’agenzia del governo. E’ quanto prevede un documento elaborato a Palazzo Chigi, bozza di un possibile provvedimento legislativo da giorni nelle mani del ministro per lo Sport, Andrea Abodi, e già consegnato a Coni e Figc.

Oddio, certi spettacoli del calcio mercato, con i procuratorei diventati “uomini d’oro”, spalancano le porte all’intervento. L’unico dubbio è che la politica, alla fine, tiene soprattutto a sè stessa, al suo potere e alla suam propaganda. L’augurio? Che ci si limiti al controllo, in maniera imparziale, senza imporre stade impervie per gli “antipatici” o scorciatoie per i “simpatici”.

Il documento prevede la creazione di un nuovo organismo, la Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche, che di fatto andrebbe a sostituire l’attuale Covisoc, l’organismo che opera in maniera autonoma all’interno della struttura della Figc e che vigila sui conti dei club. Un documento che già fa discutere e che, secondo la visione condivisa da molti all’interno del mondo dello sport, rischia di ledere il principio dell’autonomia dello sport dalla politica.

Una volta presa conoscenza dell’iniziativa, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha subito convocato una riunione d’urgenza con i presidenti delle componenti federali per lunedì alle ore 18. La nuova agenzia governativa, che potrebbe occuparsi dei conti non solo del calcio ma anche di altri sport, viene istituita con lo scopo di verificare l’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche, anche ai fini della loro iscrizione ai campionati sportivi, del regolare svolgimento degli stessi e dell’equa competizione.

Un ente pubblico non economico con sede in Roma, posta sotto la vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri o del ministero dello Sport, con compiti di controllo e vigilanza sulla legittimità e regolarità della gestione economica e finanziaria delle società sportive professionistiche.

L’Agenzia avrebbe autonomi poteri di iniziativa nello svolgimento delle funzioni di controllo e vigilanza. Un ente cui verrebbe demandato anche il compito di verificare la documentazione prevista dalla normativa federale ai fini del rilascio della licenza nazionale per la partecipazione alle competizioni emettendo, a tal fine, un parere vincolante.

Tale Agenzia potrebbe anche effettuare verifiche e ispezioni presso le sedi delle società. Ma non è tutto, perché sarebbero gli stessi club a dover pagare i costi per il funzionamento dell’agenzia, quantificati in 2,5 milioni l’anno. “Ragionieri” costosi, a quanto pare. Artemio Franchi non li avrebbe graditi.

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Sandro Bennucci

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