Inchiesta di Genova: Toti si avvale della facoltà di non rispondere”. Nordio: “E’ l’accusa a dover dimostrare la colpevolezza dell’indagato”
GENOVA – Come ieri Paolo Emilio Signorini, anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, si è valso della facoltà di non rispondere davanti al gip Paola Faggioni, dopo l’arresto per corruzione. Toti e’ rimasto in tribunale mezz’ora.
NORDIO – ”Mi sono già espresso, non tanto come ministro ma come ex magistrato, occorre avere sempre cautela e rispetto. Attenderemo i risultati di eventuali impugnazioni. Mi ha colpito che qualcuno si attenda che sia l’indagato a dimostrare la propria innocenza: questa è una bestemmia in una civiltà democratica. È l’accusatore che deve dimostrare la colpevolezza dell’indagato. Aspettiamo gli esiti di questa fisiologica dinamica del processo”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella conferenza stampa di chiusura del G7 a Venezia rispondendo a una domanda sull’inchiesta genovese che ha portato ai domiciliari il governatore Giovanni Toti.