Giornalisti: condannato Gruppo Sae Toscana (Il Tirreno) per comportamento antisindacale. Fnsi e Ast: “Ora ricorso per riaprire Viareggio”

LIVORNO – Il giudice del lavoro del Tribunale di Livorno ha dichiarato “il carattere antisindacale” della condotta di Sae Toscana s.r.l. per non avere garantito gli incontri periodici previsti dal contratto nazionale di lavoro giornalistico tra il Comitato di redazione e i vertici aziendali. Lo rendono noto Fnsi, Ast e Cdr del Tirreno.
Il giudice, si spiega in una nota, ha inoltre stabilito che il direttore de Il Tirreno debba procedere alla calendarizzazione dei suddetti incontri nel rispetto della norma contrattuale. Soddisfazione per la decisione del giudice è stata espressa dalla segretaria della Fnsi Alessandra Costante e dal presidente dell’Ast Sandro Bennucci, con tutti gli organismi dirigenti del sindacato regionale, e il Cdr del Tirreno, annunciando però “che proseguiranno l’azione legale per ottenere in sede di opposizione, analoga pronuncia di comportamento antisindacale relativamente agli altri comportamenti aziendali”.
Soprattutto, “il sindacato chiederà una pronuncia del Tribunale del lavoro sulla chiusura della redazione di Viareggio, che l’azienda ha deciso nonostante avesse firmato l’accordo sugli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e prepensionamenti) al ministero del Lavoro, impegnandosi a mantenere invariati l’organico e le redazioni fino al 31 marzo 2026”.
L’Ast, titolare dell’azione giudiziaria per conto del corpo redazionale del Tirreno, “ha dato mandato al legale, avvocato Pierluigi D’Antonio, che ringrazia per il primo risultato ottenuto, di presentare immediata opposizione, come vuole la pressi, presso lo stesso Tribunale del lavoro di Livorno”.
