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Palmiro Togliatti: ricordo del leader del Pci a 50 anni dalla morte

20140730_togliattiIl 21 agosto del 1964 moriva a Yalta Palmiro Togliatti, una delle figure eminenti del comunismo mondiale, segretario del Pci per quasi quattro decenni. Togliatti era nato a Genova il 26 marzo 1893 in una famiglia piccolo borghese di origini piemontesi. Grazie a una borsa di studio, si era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino dove conobbe Antonio Gramsci, studente di lettere dello stesso ateneo. Guidato da quest’ultimo, aveva aderito al Partito Socialista Italiano nel 1914 uscendone l’anno successivo a causa di opinioni differenti sulla guerra.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale si arruola volontario prima nella Croce Rossa e poi negli Alpini. Dopo il conflitto, il mito della rivoluzione bolscevica dilaga in Europa e nel mondo e appassiona le masse dei lavoratori, che nella vittoria del socialismo vedono l’avvento di una società più libera e più giusta. Togliatti è uno dei collaboratori de ‘L’Ordine Nuovo’, il giornale fondato da Gramsci nel 1919, vicino alle posizioni di Lenin.

LIVORNO – Togliatti fu uno dei protagonisti della scissione di Livorno: nel 1921, insieme a Gramsci, Bordiga e Tasca, lascia il PSI per dare vita al Partito Comunista d’Italia. Durante il ventennio fascista, Togliatti scappa in Unione Sovietica. Dopo l’arresto di Gramsci, nel 1927 Togliatti assume la segreteria del partito che manterrà fino alla morte.
Eletto nell’Assemblea Costituente diventa deputato nella prima legislatura. Il 18 aprile del 1948 il PCI e il PSI, alleati nel Fronte Democratico Popolare, perdono le elezioni. La DC ottiene il 48,5 % dei voti e lega il paese al blocco occidentale, all’Europa e alla NATO. Due mesi dopo Antonio Pallante, un giovane di estrema destra, spara contro il segretario del PCI e lo ferisce gravemente. Sarà lo stesso segretario a sedare gli animi e impedire che la protesta degeneri in una rivoluzione civile. A calmare gli animi contribuì anche la vittoria di Gino Bartali al Tour de France.

UNGHERIA – Con Togliatti segretario il PC è diventato il più grande Partito Comunista europeo. L’anno più drammatico per la politica di Togliatti e per l’intero movimento operaio è il 1956. A febbraio, durante il XX congresso del partito comunista sovietico, il segretario Kruscev denuncia il culto della personalità di Stalin e i crimini commessi dal dittatore georgiano. La sinistra di tutto il mondo è scossa. Togliatti, che ha partecipato al XX congresso, sostiene su ‘Nuovi Argomenti’, la tesi del cosiddetto ‘policentrismo’. Per la prima volta il leader comunista si esprime contro l’idea di una guida unica e unitaria del movimento operaio, e a favore dell’indipendenza dei partiti comunisti dal PCUS. Ma quando, nel novembre del 1956, i carrarmati sovietici entrano a Budapest e reprimono nel sangue la rivolta d’Ungheria, ‘l’Unità’ scrive che è necessario tutelare la rivoluzione e reagire contro i reazionari. È il momento di maggiore distacco fra il PCI e il PSI dalla fine della seconda guerra mondiale. Il PSI, infatti, condanna risolutamente l’intervento sovietico e, di lì a pochi anni, dà vita con la DC alla stagione del centro sinistra.

Togliatti muore a Yalta, sul Mar Nero, il 21 agosto del 1964. Al suo funerale, a Roma, partecipò un milione di persone .

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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