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Sblocca Italia: grandi opere tagliate (restano l’aeroporto e la tramvia di Firenze). Rinviati i decreti su scuola e giustizia

gelato

ROMA – La conferenza stampa di Renzi al termine dell’importante consiglio dei ministri è stata preceduta da un fuori programma. Il premier nel cortile di palazzo chigi ha mangiato e offerto gelato per ribattere a una irridente vignetta dell’Economist. Che l’ha dipinto come un ragazzo goloso … ma un po’ troppo leggero nelle sue affermazioni. La sua sarebbe, appunto, la politica del gelato:una cosa da bambini, alla quale non dare grande affidamento.

E veniamo al decreto Sblocca – Italia, presentato con l’hastag “passodopopasso”. «Nei prossimi 12 mesi 10 miliardi saranno destinati a sbloccare le opere», dice il presidente del Consiglio. «Opere che verranno anticipate al 2015», specifica il premier. Che con slide alla mano spiega: «Sblocchiamo 4,6 miliardi per cinque investimenti aeroportuali» e «3,8 miliardi per opere cantierabili da subito».
Ma vediamo in dettaglio i provvedimenti inclusi nel decreto, già anticipati da Firenzepost. Fra questi sono importanti per la Toscana gli stanziamenti per l’aeroporto di Firenze, la metrotramvia di Firenze e il quadruplicamento della ferrovia Lucca – Pistoia.

Alta velocità e grandi opere. Per le grandi opere sono stanziati investimenti pari a 10 miliardi, invece dei 43 previsti. Per alcune grandi opere, ha detto Renzi, “come l’alta velocità Napoli-Bari o la Palermo-Messina-Catania”, la partenza dei lavori è “anticipata dal 2017 al 2015”. Le nuove norme sbloccano opere già finanziate per far aprire prima i cantieri: l’alta velocità Napoli-Bari (valore 6 miliardi e 700 milioni) che aprirà i cantieri nel novembre 2015 invece che nel gennaio 2018, il collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina (5,2 miliardi, apertura cantieri dicembre 2015). Sono sbloccati 4,6 miliardi per “cinque investimenti aeroportuali” (Malpensa, Fiumicino, Firenze, Genova e Salerno). “Abbiamo facilitato l’accesso alla defiscalizzazione delle opere, abbassando da 200 a 50 milioni il tetto per cui opere strategiche vi possono accedere”, ha affermato il ministro Lupi.

Altre opere: Renzi ha poi aggiunto che vi saranno  3,8 miliardi per le opere pubbliche cantierabili “a strettissimo giro”, accennando al tunnel del Brennero. Il criterio è stato quello della “priorità dei grandi nodi metropolitani e logistici”, ha spiegato il ministro Lupi. I fondi sono condizionati: i cantieri dovranno aprire entro date certe a dieci mesi dall’approvazione del decreto. La Linea C di Roma, il passante ferroviario di Torino e la sua metropolitana, la metrotranvia di Firenze, la metropolitana di Napoli, il quadruplicamento della ferrovia Lucca-Pistoia, il ponte di collegamento tra Fiumicino e l’Eur a Roma sono le altre opere citate da Lupi insieme agli assi ferroviari strategici che hanno bisogno di risorse per proseguire i lavori: Brennero, Terzo valico e Alta velocità del Veneto.

Risorse per la cassa integrazione in deroga : Vengono rifinanziati con 728 milioni gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Un rifinanziamento che porta la dotazione complessiva di risorse a più di 1 miliardo e 720 milioni di Euro: 320 in più rispetto all’ammontare previsto nella legge di stabilità 2014.

Cassa depositi e prestiti «europea» : verranno modificate anche le norme di funzionamento della Cassa depositi e prestiti, allineandole con quelle degli altri Paesi europei.

Edilizia ed ecobonus: Approvato anche l’impregno a confermare l’ecobonus, in previsione di nuove misure di sostegno, con facilitazioni per gli impianti di riscaldamento. Per ristrutturazioni in casa propria non sarà più necessaria una autorizzazione edilizia, ma basterà una semplice comunicazione al Comune.

Appalti più semplici : Le nuove norme sugli appalti avranno un disegno di legge delega ad hoc, varato dal consiglio dei ministri. L’obiettivo è avere norme più semplici, «le stesse regole in Italia come nel resto d’Europa. Cio che è consentito dall’Ue – ha spiegato Renzi – è consentito in Italia».

Giustizia: Il decreto sul civile per ridurre l’arretrato è una rivoluzione: alla fine dei mille giorni avremo tempi certi, meno di un anno per il processo civile e il dimezzamento dell’arretrato. Renzi ha preannunciato: «C’è la responsabilità civile dei magistrati: chi sbaglia paga».

80 euro confermati, ma non estesi: Il dato di oggi sull’occupazione «è molto preoccupante, io sono più preoccupato per i posti lavoro quando hanno il segno meno, che non se c’è uno 0,1 in meno rispetto alle previsioni»  dice Renzi aggiungendo: «Non credo che i posti di lavoro si creino per decreto». Ma il governo proverà ancora a stimolare il commercio: «Confermeremo il bonus degli 80 euro per i prossimi anni per undici milioni di italiani».

In conclusione, rispetto alle anticipazioni, mancano 33 miliardi per le opere pubbliche (sono stanziati 10 rispetto ai 43 annunciati), è stata rinviata a settembre la scuola, è stata posticipata la riforma della giustizia penale. Sono stati avviati provvedimenti importanti; mi sembra però che la montagna abbia partorito un topolino. Non sono certo che questo biglietto da visita sia sufficiente domani a Bruxelles, al Consiglio Ue, per rassicurare i partners europei sulla tenuta dell’Italia. La deflazione preoccupa e va combattuta seriamente. Non vorremmo che il gelato che oggi era in mano a Renzi si squagliasse nelle mani degli italiani.

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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