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Variante di valico aperta: Bologna e Firenze più vicine da oggi 23 dicembre 2015

variante di valicoPIAN DEL VOGLIO – La Variante di valico, autostrada bis fra Bologna e Firenze, è finalmente aperta. A dare il semaforo verde, nella galleria Sparvo, vicino al nuovo casello di Badia, sotto Pian del Voglio, è stato il presidente del consiglio Matteo Renzi, che mentre arrivava sul posto già aveva twittato: «Grande emozione: finalmente si inaugura la variante di valico. Non ci credeva più nessuno, ma #italiariparte». Accanto al premier l’amministratore delegato di Atlantia e Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, il presidente Fabio Cerchiai, il ministro dei trasporti e infrastrutture Graziano Del Rio, i sindaci dei versanti emiliano e toscano dell’Appennino. Fra gli applausi di tecnici e operai che hanno lavorato dal 2006 alla realizzazione di un’opera fondamentale per la modernizzazione di questo Paese. Un’opera attesa da 33 anni. Un’opera di portata epocale, paragonabile all’inaugurazione della stessa Autostrada del sole, 55 anni fa. Un’opera fondamentale, nonostante le polemiche e le inutili perdite di tempo provocate dalla stessa politica.

BAMBINI – I bambini non vomiteranno più sull’Appennino, come disse l’8 novembre dell’anno scorso Renzi abbattendo il diaframma dell’ultima galleria. E come ha voluto ripetere oggi. Soprattutto l’Italia non si spaccherà più in due sull’Appennino, per neve (la Variante è a quota più bassa) o per incidenti. In caso di blocco resta aperto l’altro tracciato, che l’automobilista può percorrere indifferentemente, a piacimento. Arrivati a Sasso Marconi venendo da Bologna o a Barberino di Mugello venendo da Firenze, si può scegliere.

COSTO – Il costo è passato dai 2,5 miliardi di euro previsti nel 1997 ai 4,1 miliardi di euro a consuntivo, per effetto dell’aumento dei costi delle materie prime, modifiche normative, iter e prescrizioni autorizzative, modifiche progettuali. Un costo interamente a carico di Autostrada per l’Italia: nel 1997, a fronte della rideterminazione del termine della concessione al 2038, Autostrade si era assunte interamente  tutti i rischi di esecuzione della Variante di valico senza maggiori oneri o trasferimento in tariffa dei costi. Ed ecco i numeri: 59 chilometri di rete potenziati, di cui 32 realizzati in variante; 41 nuove gallerie (pari alla metà del tracciato) e altrettanti viadotti, e quasi 9 milioni di metri cubi di terra scavata.

LA STORIA – Attualmente il tratto Bologna–Firenze è caratterizzato da picchi di circa 90.000 veicoli al giorno con punte di quasi 25.000 camion e pullman: valori che rendono l’infrastruttura ormai del tutto inadeguata alle esigenze di trasporto. Il primo progetto di raddoppio dell’A1 nel tratto appenninico risale al 1982, con l’emanazione della legge 531/82 «Piano decennale per la viabilità di grande comunicazione e misure di riassetto del settore autostradale», che autorizza il completamento e l’ammodernamento di itinerari di grande comunicazione.

1990 – Successivamente alla redazione dello Studio di Impatto Ambientale dell’opera, la Società Autostrade firma le Convenzioni con i Ministeri dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente, le Regioni Toscana ed Emilia Romagna, l’Anas e gli Enti locali interessati alla realizzazione dell’opera.

1992 – Il progetto viene approvato dalle Regioni ai fini localizzativi e dall’Anas in linea tecnica.

1996 – Il Governo approva l’intervento di potenziamento della Bologna – Firenze.

1997 – Autostrade per l’Italia, con l’estensione della concessione fino al 2038, inizia la fase del progetto definitivo, con l’impegno di costruire un nuovo tratto di Variante in grado di rispondere alle nuove esigenze di traffico.

2001 – Con delibera del Consiglio dei Ministri, trova conferma il tracciato originario approvato dall’Anas e dalle Regioni nel 1992 (Variante), il cui iter autorizzativo giunge a compimento nel 2002.

2006 – Autostrade per l’Italia ottiene l’ultima autorizzazione per far partire gli ultimi lavori.

23/12/2015 – L’apertura al traffico della Variante di Valico avviene oggi.

 

Bologna-Firenze, gallerie, variante di valico, viadotti


Ernesto Giusti


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