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Germania: Angela Merkel si assume tutta la colpa dell’insuccesso elettorale

German chancellor Angela Merkel of the Christian Democratic Union (CDU) speaks during a press conference one day after regional election polls in Berlin on September 19, 2016. The Christian Democratic Union (CDU) party was reeling after another stinging poll loss, as an upstart populist party poached votes in a Berlin state election by railing against her liberal refugee policy. / AFP PHOTO / John MACDOUGALL

BERLINO – Il cancelliere tedesco Angela Merkel si è assunta la responsabilità del pessimo risultato del suo partito, la Cdu (Unione cristiano-democratica), alle elezioni per il Land di Berlino.Parlando al fianco del candidato del partito a sindaco della capitale, Frank Henkel, Merkel ha definito “amaro” l’esito delle urne. Anche se elezioni erano amministrative e i cittadini avevano a che fare con questioni locali, il cancelliere ha riconosciuto che la decisione di aprire le frontiere a centinaia di migliaia di migranti ha avuto un peso sul voto. “Me ne assumo la responsabilità come leader di partito e cancelliere”. Merkel ha aggiunto che tra le altre cose dovrà lavorare più duramente per spiegare all’opinione pubblica le sue politiche sull’immigrazione.

Malgrado le due recenti batoste elettorali, Merkel ha ribadito di non essere pentita delle decisioni dello scorso anno nella gestione del flusso di migranti verso l’Europa, ma ha tuttavia riconosciuto la necessità di affrontare i timori della gente. “Vorrei poter tornare indietro affrontare i timori della gente. Vorrei poter tornare indietro di anni per preparare meglio la risposta all’ondata migratoria”, ha spiegato. Nel Land di Berlino la Cdu si è piazzata al secondo posto, ma ha raccolto solo il 17,6 per cento dei voti, il suo minimo storico nella capitale. Il cancelliere ha detto poi ai giornalisti che con il suo mantra “la Germania gestirà” la situazione migranti intendeva un incoraggiamento, mentre alcuni l’hanno considerato una provocazione. Ha riconosciuto che molti sono in disaccordo con le sue politiche e si è detta pronta a discutere possibili cambiamenti. Ma se le persone non vogliono richiedenti asilo musulmani semplicemente perché sono musulmani, questo contrasta con i principi base della Cdu, oltre che con quelli della Germania.

“Io e la Cdu siamo convinti che un tetto statale ai profughi non risolverà il problema. Dobbiamo rivedere il trattato di Dublino e affrontare la situazione fuori i confini Ue”. La Cancelliera ha osservato che “i profughi che arrivano in Italia sono soprattutto di tipo economico. Non possiamo accoglierli tutti, dobbiamo intervenire per combattere le cause in quei Paesi”.

Merkel si è accorta, con colpevole ritardo, che stava perdendo di vista la realtà del suo paese e dell’Europa, e si sta accorgendo, a sue spese, che la gente è stufa di accoglienza indiscriminata, di pagare cifre elevatissime per mantenere persone che solo in minima parte rispondono alle caratteristiche di profugo o di rifugiato. E ha smentito le affermazioni di Renzi, dichiarando che i migranti che arrivano in Italia sono per la quasi totalità economici e non profughi. Renzi se ne sta accorgendo un po’ in ritardo e sta cercando, come sua abitudine, d’ingranare la retromarcia, sperando che non sia troppo tardi.

elezioni, germania, immigrazione, merkel, renzi

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