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Il ministro Bray tenta di evitare la liquidazione del Maggio

Maggio Musicale, stop alla liquidazione e piano industriale entro luglio

Il ministro Bray tenta di evitare la liquidazione del Maggio
Il ministro Bray tenta di evitare la liquidazione del Maggio

FIRENZE – Stop alla liquidazione: così è stato deciso durante la riunione svoltasi questa mattina a Roma, al Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac) sulla critica situazione finanziaria del Maggio Musicale Fiorentino. Due le richieste uscite dall’incontro cui hanno preso parte, oltre ai vertici ministeriali e al commissario straordinario della Fondazione Francesco Bianchi, i rappresentanti di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze: a Bianchi è stato infatti assegnato il compito di elaborare entro il 30 luglio prossimo un piano industriale di rilancio del Maggio, mentre ai sindacati si chiede di rendere strutturale il loro piano di risparmio, quello presentato appena pochi giorni fa e che prevede un contenimento che sfiora i 3 milioni di euro. Intanto si avvieranno le trattative con le banche per la gestione del debito pregresso, 37 milioni di euro circa.

”Tutti i partecipanti – si legge nel comunicato – hanno dato il loro contributo costruttivo per trovare una soluzione condivisa al fine di raggiungere l’obiettivo di un equilibrio economico, finanziario e patrimoniale della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino. A tal fine – prosegue il ministero – dovrà essere definito un piano industriale che veda il concorso del governo, degli enti locali e delle parti sociali. Perciò, per consentire al commissario l’elaborazione del piano entro il 30 luglio, i soci della Fondazione chiedono alle organizzazioni sindacali di approfondire la proposta gia’ avanzata per ridurre strutturalmente il costo del lavoro e per ristabilire fin dal prossimo esercizio l’equilibrio economico e finanziario. Nell’ambito di questo piano – conclude la nota – la stessa richiesta di concorso al risanamento i soci la rivolgono anche agli istituti creditori”.

In mattinata, intanto, da Firenze era intervenuto sulla questione del Maggio il Pdl per bocca del consigliere regionale Nicola Nascosti: “E’ curioso che Bianchi, nominato dal ministero, continui a sostenere una via, quella della liquidazione, differente da quella che il ministro per la cultura Massimo Bray mostra invece di voler perseguire. Davvero davvero singolare”. E proprio Bianchi, ora, dovrà stilare il piano salva-Maggio.

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