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La direzione Pd dà l'ok alle regole per il Congresso in cui si leggerà il nuovo leader

Pd, ok a primarie aperte l’8 dicembre

La direzione Pd dà l'ok alle regole per il Congresso in cui si leggerà il nuovo leader
La direzione Pd dà l’ok alle regole per il Congresso in cui si leggerà il nuovo leader

FIRENZE – Via libera unanime del Pd alle regole per il congresso nazionale. La direzione del partito ha confermato per l’8 dicembre la data per l’elezione del segretario nazionale, decisione presa alla riunione nella sede del Nazareno a Roma. Saranno primarie aperte per scegliere il nuovo segretario.

I quattro candidati alla segreteria, Gianni Cuperlo, Matteo Renzi, Gianni Pittella e Pippo Civati, hanno preso l’impegno, chiunque di loro sarà eletto, di convocare in tempi brevi la nuova Assemblea nazionale per modificare quell’articolo dello statuto in modo da cancellare l’automatismo. Un gesto che ha contribuito a far svanire le polemiche e a far sì che ci fosse un solo astenuto alla decisione che fissa il Congresso all’8 dicembre con regole condivise da tutte le correnti del partito. In questo modo cadono pure tutti i tentativi di frapporre degli ostacoli alla corsa di Renzi, il candidato che parte favorito, verso la segreteria.

Di fronte al pericolo che la situazione politica possa precipitare verso le elezioni anticipate, il gruppo dirigente del Pd ha voluto dare il segnale, dopo settimane di aspre polemiche, di un partito unito e rasserenato, pronto alla battaglia delle possibili elezioni anticipate.

E’ stato Guglielmo Epifani a dare un giudizio sulla situazione politica: «Mentre Letta  era fuori a cercare investitori, il Pdl lo ha pugnalato alle spalle. Si sta scherzando col fuoco. E’ stato un tradimento all’Italia. Ora bisogna dare priorità alla nuova legge elettorale». A questo proposito, Epifani fa una proposta che viene accettata: «Non si  può uscire da questa situazione con un ennesimo giro di valzer. Propongo che la nostra Direzione sia permanentemente convocata per valutare quello che succederà nei prossimi giorni». E se nei prossimi giorni ci dovesse essere la crisi di governo?  Già ieri Cuperlo aveva fatto trapelare l’idea del rinvio del Congresso. Si potrebbe passare dalle primarie per l’elezione del segretario a quelle per scegliere il candidato premier del Pd. In quel caso, non è da escludere un testa a testa tra Matteo Renzi ed Enrico Letta.

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