
Edicola di piazza stazione, chiude un pezzo di storia di Firenze

FIRENZE – Rimozione annunciata per oggi, cala il bandone su un’attività storica di Firenze.
«Un’attività presente in piazza della Stazione dal 1966 che potrebbe cessare di esistere, e tutto per i gorghi diabolici della burocrazia, con gli uffici comunali che in oltre tre anni (da agosto 2010) ad oggi non sono riusciti a risolvere la situazione. Per domani è stata fissata la rimozione da parte della Polizia Municipale, e tre persone e altrettante famiglie potrebbero trovarsi per strada». E’ l’annuncio del capogruppo di Lista Galli Giovanni Galli, che ieri ha tenuto una conferenza stampa proprio nei pressi dell’edicola, che si trova negli spazi occupati dal 1990 al 2010 dalla pensilina di Toraldo di Francia.
«I proprietari hanno ricostruito la vicenda, fatta di carte bollate e incontri con dirigenti, consiglieri comunali e professionisti, fin dal momento della demolizione della pensilina voluta da Renzi, senza che alla fine nessuno sia riuscito a trovare una soluzione ragionevole –ha spiegato Galli- E questo nonostante i proprietari si siano resi disponibili a spostarsi sull’altro lato della strada, a fianco del numero civico 2 di piazza Stazione, dove esiste uno spazio libero in cui l’edicola, per quanto ridotta nelle dimensioni, potrebbe essere spostata. L’ultimo capitolo dell’Odissea è il parere della Soprintendenza per questo spostamento, non ancora pervenuto dalla data della richiesta, lo scorso 16 settembre. Il rischio, giunti a questo punto, è che, una volta rimossa (con la forza pubblica) l’edicola dall’attuale postazione, il parere della Soprintendenza risulti negativo, decretando così la morte dell’attività. Per l’ennesima volta, invece, il sindaco porta avanti la propria decisione senza curarsi delle conseguenze. Poco importa, a quanto pare, se manda sul lastrico le famiglie di persone oneste che contribuiscono all’economia della città».
A stretto giro di posta la replica dell’assessore allo sviluppo economico Sara Biagiotti. «L’edicola non ha più una concessione di suolo pubblico nell’area che attualmente occupa dal 3 luglio del 2011 e da allora non paga di conseguenza neanche il regolare Cosap. I gestori hanno richiesto il rinnovo della concessione nell’aprile scorso, quasi due anni dopo la scadenza, restando l’occupazione del chiosco priva di regolare continuità per lo stesso periodo». L’assessore Biagiotti ricorda alcune tappe della vicenda: in data 5 agosto 2013 viene adottato l’atto di preavviso di diniego e avvio di procedimento amministrativo tendente all’adozione del provvedimento interdittivo di rimozione del chiosco; il 28 dello stesso mese viene comunicato il diniego definitivo in quanto, oltre che privo di regolare concessione, il manufatto è incompatibile con la realizzazione dei lavori programmati da Grandi Stazioni come risulta dalla copiosa documentazione trasmessa dai competenti uffici dell’Amministrazione. Tra l’altro in data 15 novembre 2013 la Soprintendenza ai Beni Architettonici esprime parere contrario alla proroga di ulteriore permanenza del chiosco nell’attuale collocazione in piazza Stazione lato ex pensilina Toraldo di Francia.
«Dopo il diniego ricevuto per il mantenimento sulla pensilina – conclude l’assessore Biagiotti – i gestori in data 16 settembre di quest’anno presentano una nuova istanza per occupazione di suolo pubblico in luogo diverso. Su questa nuova istanza con collocazione alternativa non è stato ancora ricevuto alcun nullaosta di legge dalla Soprintendenza».