Asl di Firenze: «multe» a chi non ha disdetto analisi e visite. Provvedimenti uguali in arrivo anche nelle altre province
FIRENZE – L’Asl 10 di Firenze ha deciso di sanzionare i cittadini che non hanno disdetto in tempo esami e visite specialistiche già prenotate ma non effettuate. Obiettivo del provvedimento deciso dal direttore generale Paolo Morello? In sostanza far cassa: ossia ottenere almeno 190 mila euro per il periodo 2011-2012. Quanti sono i colpiti? Almeno 8.000 assistiti. Si tratta di un cosiddetto «avviso bonario» nel quale si segnalano al cittadino la prestazione non disdetta, la data in cui doveva essere erogata e appunto l’importo che è previsto per sanare la propria posizione. Nella lettera gli si chiede di regolarizzare tale posizione entro 60 giorni pagando appunto la sanzione amministrativa. Alla comunicazione è allegato un modulo (denominato «Osservazioni del contribuente»): il cittadino che ritenesse infondata la richiesta può restituirlo entro 30 giorni per posta, fax, e-mail, o consegnandolo a mano alla società incaricata del recupero crediti, insieme ai documenti giudicati utili per riesaminare il caso.
Gli importi, si spiega nella richiesta di pagamento, vengono recuperati perché l’articolo 7 della legge 81 approvata dalla Regione Toscana nel 2012 per razionalizzare la spesa sanitaria prevede che «al fine di consentire una più efficiente gestione delle liste di attesa da parte delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario regionale» l’assistito debba «disdire la prenotazione di prestazioni specialistiche e diagnostico-strumentali, almeno 48 ore prima della data fissata». E, qualora non lo faccia, «anche se esente», deve pagare «una sanzione amministrativa, pari alla quota ordinaria di compartecipazione al costo della prestazione».
In Regione si dice che si comincia con Firenze, ma poi la richiesta di pagare a chi non si è sottoposto a visite e analisi prenotate arriveranno a tutti i toscani. Stefano Mugnai (Forza Italia), vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale afferma che il principio di far pagare a chi non disdice sarebbe in linea di principio giusto, ma appare ingiusto quando si scopre che molte prenotazioni hanno un tempo d’attesa quasi insopportabile: 6 mesi, 9 mesi, un anno, un anno e mezzo. Può darsi, continua Mugnai, che il cittadino scelga di fare l’analisi o la visita a pagamento, nel privato, e si dimentichi di cancellare la prenotazione. Bisognerebbe che l’assessore, Luigi Marroni, tenesse conto di queste situazioni e predisponesse un provvedimento da inviare alle Asl in cui si tenga conto di prenotazioni a lunga o lunghissima scadenza, ascrivibili al servizio sanitario che non possono poi ricadere, penalizzandoli, sui cittadini.
La Asl 10 ha incaricato la società Nivi Credit Srl di via Odorico da Pordenone – Firenze – di provvedere alla riscossione degli importi. Il pagamento può essere effettuato con un bonifico bancario, mediante bollettino di conto corrente postale o, infine, on-line, collegandosi al sito http://www.nivi.it/pos.aspx. In tutti i casi va indicata la causale riportata nell’avviso bonario.
Il numero di telefono della società Nivi Credit Srl presso il quale in cittadino potrà avere ogni informazione che ritenesse necessaria è 055-3440387: è disponibile tutti i giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.
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