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Eutanasia, Mina Welby: «Viaggio con Davide Trentini in Svizzera un calvario. Ma era mio dovere farlo»

Mina Welby, accompagnata da Marco Cappato, si autodenuncia alla stazione dei carabinieri del comando provinciale di Massa

MASSA – Mina Welby, moglie di Giorgio Welby, ha accompagnato Davide Trentini, il toscano di 53 anni malato di Sla, nel viaggio verso la Svizzera per conto dell’Associazione Luca Coscioni. Dove Trentini è stato avviato al trapasso che voleva per porre fine alla sua sofferenza. Ha riferito che si è trattato di un vero e proprio calvario. Mina ha raccontato: «Davide ha parlato pochissimo, era molto sofferente e ci siamo fermati molte volte. Mentre lo accompagnavo – ha detto Mina Welby che oggi con Marco Cappato ha rilasciato ai carabinieri dichiarazioni
spontanee per autodenunciarsi – pensavo a mio marito. E’ stato un dovere fare quello che ho fatto, sto continuando ciò che lui aveva cominciato». Il riferimento era naturalmente a Giorgio Welby. «Io – ha poi detto Mina Welby – non ho più nulla da perdere in questa vita». La Welby e Cappato hanno anche annunciato che c’è un’altra persona pronta a partire per la Svizzera per sottoporsi all’eutanasia.

associazione Luca Coscioni, Davide Trentini, eutanasia, Mina Welby

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