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Senato: al via la discussione sul biotestamento, lo ius soli può aspettare. Scontro col Pd

ROMA – Il biotestamento  passa al primo punto dell’ ordine del giorno nel calendario dei lavori dell’Aula del Senato . Ma è profonda la frattura che si apre tra le forze politiche ormai in campagna elettorale. Pd e M5S rivendicano il risultato raggiunto in Conferenza dei Capigruppo. Mentre Mdp e SI, ormai fuse nella lista «Liberi e uguali», pur condividendo il ddl sul fine vita, contestano lo slittamento in coda al calendario dello ius soli («Il che significa che non si farà più…», commenta Gian Marco Centinaio).

Lega, «Federazione della Libertà» e FI criticano la scelta, annunciano il voto contrario e rilanciano proponendo di esaminare prima la riforma del regolamento del Senato sul quale c’è accordo trasversale. Il rischio, si osserva, è che se sul biotestamento dovesse «andare per le lunghe» (solo il Carroccio annuncia 1820 emendamenti) la riforma del regolamento potrebbe saltare. È vero che è il secondo tema all’odg, ma nella maggioranza si sottolinea come i renziani potrebbero non dispiacersi dell’eventuale fallimento anche per non lasciare a Grasso, ormai leader di partito, la «medaglia» di una riforma importante che alla Camera non si è riusciti a fare e che potrebbe dimostrare come non fosse necessario stravolgere la Costituzione per far funzionare il bicameralismo perfetto.

Biotestamento, ius soli, Senato


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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