
Scuola, Toscana: il ministro indaga sulla circolare che invita i presidi a controllare le assenze delle studentesse
ROMA – «È una vicenda assurda, stiamo facendo un’indagine per ricostruire cosa sia successo. Sono arrabbiata, ma andremo fino in fondo a questa storia, voglio conoscere tutti i passaggi». Così la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli in un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica’, all’indomani del caso della mail inviata il 22 dicembre scorso da un dirigente dell’Ufficio regionale scolastico toscano contenente una circolare nella quale si chiedeva ai presidi un controllo sulle assenze che avrebbero potuto nascondere ‘sospette gravidanze’ da parte delle studentesse, ‘interventi o ricoveri’ che potevano far pensare a una conclusione
‘senza un lieto evento’ di una gravidanza. Mail che sarebbe stata inviata in seguito ad una lettera, sembra, dei carabinieri.
«Ho chiesto una relazione scritta al dirigente dell’ufficio scolastico della Toscana – afferma Fedeli – voglio però capire anche cosa è successo a monte di quella mail, come da un’inchiesta partita dal Veneto si arrivi a chiedere un accertamento così generico all’Ufficio scolastico della Toscana? Mi viene da pensare che non sia possibile commissionare un’indagine a chi non ha la competenza per farla e la scuola non ce l’ha. È un modo di procedere improprio e anomalo. Oltre che del rispetto della privacy, qui si tratta del rispetto della soggettività delle ragazze. Non significa non collaborare a un’inchiesta: se un dirigente viene a sapere di una
illegalità la denuncia, se invece avverte un disagio negli studenti lo affronta sul piano del rapporto educativo, con i ragazzi e le famiglie. Provvedimenti contro il dirigente dell’Ufficio scolastico? Dipende dagli accertamenti».