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Fiorentina: pari importante con la Sampdoria (1-1). Gol di Simeone, ma Pjaca è ok. Pagelle

Giovanni Simeone, il Cholito: secondo gol in campionato

GENOVA – Solo un punto nel quasi deserto di Marassi. Ma il tridente funziona. La Fiorentina a trazione anteriore, ossia con Pjaca accanto a Simeone e Chiesa pronto a spingere, è un’altra cosa. Non rivendico di aver sostenuto questa tesi fin dall’inizio del campionato (con forti critiche a Pioli per la tattica di copertura e dunque rinunciataria di Napoli), ma è il campo che dimostra come una squadra viola più coraggiosa e determinata può mettere sotto anche una Samp che aveva rifilato tre gol al Napoli e cinque al Frosinone. Volete anche sapere che cosa penso del pareggio? Sta stretto alla Fiorentina, che ha dominato il primo tempo, sfiorando il gol più volte, sia prima che dopo il gol di Simeone. Nella ripresa i difensori viola hanno concesso troppo a Caprari. Sul gol dell’1-1la responsabilità è stata di Milenkovic, uscito male. Il centrocampo? Edimilson non è stato un fulmine di guerra e nemmeno Gerson. Veretout, invece, in posizione meno arretrata rispetto a Napoli, ha saputo imprimere più dinamismo alla manovra viola. Pjaca, l’ho detto e lo ripeto, mi è piaciuto. Ha nelle gambe il gol facile: speriamo lo possa trovare già da sabato contro la Spal. E ancora: è davvero niente male Mirallas, che lo ha sostituito dopo il gol del pari doriano. Nel finale ha lasciato partire un missile che ha sfiorato il palo. Chiesa? Benino ma deve fare di più. Soprattutto, l’ho sempre detto, con i suoi piedi deve incidere in zona gol. Insomma, deve buttarla dentro. Simeone? Bene sul gol, m anche lui dve migliorare nella precisione, anche di testa. Quindi annotazione su Dragowski: guai a ripetere sciocchezze come il tentativo di dribblare Caprari, in avvio di partita. Ha rischiato grossissimo. Molto bene, invece, in alcuni interventi fra i pali. Obbligatoria, per lui, la ripetizione sui rinvii: in allenamento gli devono insegnare a mandare la palla dove ci sono maglie amiche. I suoi rinvii a casaccio sono sempre stati rifornimenti per i doriani. La chiudo qui: buon punto. Ma questa Fiorentina può e deve fare di più. Molto di più.

SIMEONE – Si comincia in uno stadio piuttosto vuoto per via dello sciopero dei tifosi doriani. Il rispetto per Genova è più importante della partita. Occasionissima per la Fiorentina già al 1′: angolo di Veretout per Pjaca, cross del croato ch trova la sponda Pezzella, pallone al Cholito che, di testa, la manda sul fondo. Quindi batticuore viola: Dragowski controlla male e cerca addirittura di dribblare Caprari che però gli prende il pallone e, per fortuna del portiere polacco, lo manda fuori. Sarebbe stato imperdonabile, Dragowski, se Caprari avesse segnato. Anche i doriani però sbagliano: al 5′ Andersen di testa favorisce Simeone che prova a superare Audero con un tocco ravvicinato ma non ci riesce. Quindi Fiorentina in vantaggio. E’ il 13′: cross di Biraghi sul secondo palo e deviazione vincente, di testa, di Simeone. Evvai Fiorentina!

TRAVERSA – Al 16′ punizione di Veretout, Gerson devia in rete ma l’arbitro annulla per fallo in attacco dei viola. Tre minuti dopo Chiesa arriva sul fondo crossa per Pjaca, colpo di testa e parata, non difficile, di Audero. Un minuto Defrel sfiora la traversa di Dragowski. Rovesciamento di fronte: al 24′ Biraghi dal limite impegna Audero che si esibisce in una gran deviazione in angolo. Al 30′ show di Pjaca su passaggio di Veretout: il croato entra in area, dribbla Sala e calcia convinto. Purtroppo il pallone vola alto. Fioretina assai intraprendente: Chiesa e Pjaca mettono a dura prova la difesa doriana. Ma al 41′ gran rischio per i viola: su punizione da buona posizione, Caprari colpisce la traversa.

CAPRARI – Nella ripresa al 1′ punizione di Caprari e gran parata di Dragowski. Ripartenza viola al 5′: lancio di Chiesa per Edimilson che non aggancia e l’azione sfuma. Al 9′ fuori Linetty e dentro Praet: la Sampdoria diventa più viva. E infatti al 15′ ottiene il pareggio: lancui di Barreto per Caprari, Milenkovic si fa sorprendere, Caprari sfodera il destro e batte Dragowski. Uno a uno. Pioli toglie Pjaca e inserisce Mirallas. Al 18′ Caprari serve Quagliarella, ma Biraghi lo ostacola favorendo l’uscita tempestiva di Dragowski. Ma è l’ultima folata di Caprari: Giampaolo lo sostituisce con Ramirez. Nello stesso momento Pioli richiama Gerson e manda in campo Benassi. Quindi al 27′ ammonito Veretout per fallo su Ramirez. Un minuto dopo lo stesso Ramirez, su punizione, sfiora l’incrocio dei pali. Ma è la Fiorentina che potrebbe segnare al 29: velo di Edimilson per Benassi che tira, ma la difesa blucerchiata respinge.

MIRALLAS – Punizione di Veretout (33′) dalla tre quarti destra, Milenkovic s’inserisce di testa ma la sua conclusione è centrale e Audero para. Ammonito Benassi (35′) per un fallo su Quagliarella che poco dopo, a testa bassa e arrabbiato (dà un gran calcio alle bottiglie d’acqua a bordo campo) viene sostituito da Kownacki. Contemporanemente Chiesa lascia il posto a Riccardo Sottil, altro figlio d’arte, che debutta in serie A. Sala (39′) crossa dal fondo, Vitor Hugo libera. La Fiorentina cerca di vincere negli ultimi istanti: prima Mirallas sfiora il palo (possiede un bel tiro, farà comodo), quindi Milenkovic, con una bottada 30 metri, costringe Audero a un’altra parata in angolo. Finisce. Poteva andare anche meglio, alla Fiorentina. Ma l’importante è aer visto più convinzione e non aver ripetuto l’erroraccio di Napoli, lasciandosi schiacciare. Pjaca è stato utilissimo e potrà esserlo ancora di più nelle prossime giornate, a cominciare dall’ostica partita di sabato con la Spal.

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Sandro Bennucci

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