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Pensioni d’oro: Durigon (Lega), va evitato il rischio incostituzionalità

ROMA – Sulle pensioni d’oro «stiamo ancora lavorando, oggi ci sarà una riunione per condividere con il M5S una misura per evitare profili di incostituzionalità, trovando la soluzione tra perequazione e contributo di solidarietà». Lo
spiega il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Lega) in un’intervista al Corriere dellaSera in cui rimarca che il
governo non intende mollare sulla manovra.
«Dobbiamo tenere la barra dritta e spiegare come intendiamo procedere. Sulle pensioni, per esempio, metteremo 7 miliardi per favorire l”uscita dal lavoro in anticipo e il ricambio generazionale. Quella misura – sottolinea Durigon – nei fatti costerà meno del previsto, perché non tutti i 400 mila lavoratori interessati utilizzeranno quota 100. Dalle prime stime è ragionevole che con il blocco del cumulo solo il 60-70% degli interessati andrà in pensione, vuol dire che la misura costerà 2 miliardi in meno».
Sul ricambio generazionale, «può anche darsi che per ogni 10 uscite si creino, anziché 10 solo 5 nuovi posti di lavoro, ma per le aziende è comunque un’opportunità – conclude il sottosegretario – per ristrutturarsi, investendo su nuove
risorse umane».

lega, M5S, pensioni, tagli

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