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Allarme Pil, Conte racconta la novella: «2019 sarà bellissimo». Ma Confindustria vede nero

Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte

ROMA – Il premier, Giuseppe Conte, non sa più che pesci prendere e allora racconta novelle. Come questa: «Ci sono tutte le premesse per un bellissimo 2019». Quali premesse? Racconta, Conte, i suoi sogni a «Povera Patria», su Raidue, commentando i dati sull’economia. Anche il ministro Tria rassicura: «Ci sono tutte le condizioni per la ripresa e tendo a escludere la necessità di una manovra correttiva».

Sono però costretti a tornare alla dura realtà, Conte e Tria, di fronte alle stime del Centro studi di Confindustria, che vede nero e sostiene che l’Italia «perde colpi ipotecando il 2019 e la probabilità di una crescita annua poco sopra lo zero è alta». Lo spread schizza sopra 260 punti per chiudere a 258. Intanto spunta l’ipotesi di Paolo Savona per la Consob. Il suo nome circola insistentemente in queste ore nei palazzi romani. Seduta negativa per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,78% a 19.576 punti.



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