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Bonomi (Confindustria): «Rischio collasso. Soldi a pioggia finiscono. Sbloccare le grandi opere»

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L’Italia ripartita con la Fase 2

ROMA – Attacca il governo, Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, in un’intervista al Corriere della Sera. Sostiene che distribuire soldi con reddito d’emergenza o altro serve a poco. Bisogna invece investire in misure strutturali. Come far ripartire le grandi opere già finanziate. Ecco le sue parole: «Abbiamo reddito di emergenza, redditodi cittadinanza, cassa ordinaria, straordinaria, in deroga,Naspi, Discoll Potrei continuare. La risposta del governo allacrisi si esaurisce in una distribuzione di danaro a pioggia.Danaro che non avevamo, si badi bene, si tratta di soldi presi aprestito. Possiamo andare avanti così un mese, due, tre. Ma quando i soldi saranno finti senza nel frattempo aver fatto un solo investimento nella ripresa del sistema produttivo, allora lasituazione sarà drammatica. Stabiliamo pure che le imprese nondebbano licenziare. Ma non si salvano per legge le aziende dalfallimento. Se questa è la rotta del governo, l’ approdo non può essere che uno: l’ esplosione di una vera e propria emergenzasociale già a settembre-ottobre».

Il giorno dopo l’avvio della Fase 2 con un’Italia già riversata per le strade, quasi incredula per la semilibertà, il presidente di Confindustria avverte: «Le proposte non ci mancano. Peccato che al governo difetti lavolontà di ascoltare.Ho l’ impressione che ci si prepari a scaricare le responsabilità su banche e imprese. Non lo permetteremo. Le prime tre misure che il governo dovrebbe adottare sono lo sblocco di tutte le opere pubbliche già finanziate. Inoltre, sia gli incentivi di industria 4.0 e sia i pagamenti dei debiti chelo Stato deve alle imprese devono trasferirsi in liquidità immediata, cioè con una detrazione sulle imposte che si pagano quest’ anno».


Bennucci

Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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