
Discoteche: ricorso al Tar immediato per riaprire. Scuola: ripartenza a rischio
ROMA – Discoteche chiuse, mascherine nei luoghi pubblici, anche all’aperto. Ma i gestori ricorrono al Tar. E avanza il timore di non poter riaprire la scuola. Intanto fioccano sanzioni salate, perchè, dopo la stretta decisa dal Governo su ballo e movida, il Viminale ha scritto ai prefetti per invitarli ad organizzare i servizi sul territorio alla luce delle nuove prescrizioni. Il capo di Gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi ha inviato una circolare ai prefetti per invitarli a convocare i Comitati provinciali dell’ordine e della sicurezza in modo da organizzare i servizi di vigilanza sul territorio per far rispettare le nuove prescrizioniMa i gestori delle discoteche non ci stanno e ricorrono al Tar per chiedere l’immediata riapertura.
Sul fronte contagi, dati in calo in 24 ore ma con un ridotto numero di tamponi, mentre aumentano i ricoverati e le terapie intensive. Per quanto riguarda la scuola arriva l’sos dei presidi: «Se ci sarà un caso positivo bisognerà valutare la chiusura dell’istituto solo di concerto con l’autorità sanitaria, cioè la Asl». Il Silb Fipe, associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, come detto, ha deciso di presentare un ricorso immediato al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende. Lo ha annunciato Maurizio Pasca, presidente del Silb Filp.
