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Putin a Guterres: “Onu e Croce Rossa evacuino i civili di Mariupol”, dove non si combatterebbe più

MOSCA – Putin e Guterres si incontrano e siedono l’uno di fronte all’altro, davanti al lungo tavolo bianco presso cui si sono svolti altri colloqui del presidente russo con leader stranieri. Putin mette subito in chiaro che senza un accordo accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina» e lo ha fatto capire bene nell’incontro con il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. «I colloqui vanno avanti», ha detto il presidente russo nel primo vertice con il capo dell’Onu dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina del 24 febbraio scorso. Guterres ha detto al presidente: «Qualsiasi regola stabilita deve esserlo con il consenso della comunità internazionale e nel rispetto del diritto internazionale». Ha poi aggiunto che questa situazione «deve essere risolta con strumenti stabiliti dallo statuto dell’Onu».

A proposito degli orrori emersi da Bucha dopo il ritiro delle truppe russe, il capo del Cremlino ha ribadito che: «l’esercito russo non ha nulla a che fare con quello che è avvenuto. Sappiamo chi ha messo in scena questa provocazione a Bucha». Ma non ha fornito le prove. Facile negare senza dare dimostrazioni. I cadaveri e le fosse comuni, purtroppo, non sono invenzioni ma realtà viste dagli inviati di tutto il mondo.

Durante l’incontro il presidente russo ha anche detto che a Mariupol non si combatte più: “La situazione a Mariupol è complicata, è tragica, e a allo stesso tempo è semplice, non ci sono più combattimenti, ho dato l’ordine di non attaccare Azovstal”. Putin ha accusato i combattenti ucraini che userebbero i civili nell’acciaieria Azovstal come scudi, e ha detto a Guterres che più di 100mila persone hanno lasciato Mariupol “libere di andare dove volevano’‘, ovvero “alcune in Russia, alcune in Ucraina”. Gli operatori umanitari delle Nazioni Unite e della Croce Rossa potranno intervenire nel corridoio umanitario a Mariupol. Il via libera sarebbe stato dato dallo stesso Putin al segretario generale dell’Onu.

E ha aggiunto: “Ti hanno mentito quando ti hanno detto i corridoi umanitari russi non funzionano. Stanno funzionando secondo il nostro sistema”. “L’Onu è pronta a farsi garante nell’evacuazione delle persone da Mariupol”, ha risposto il Segretario generale dell’Onu. Il presidente russo ha assicurato comunque che il negoziato con Kiev prosegue: “La Russia non rifiuta i negoziati con l’Ucraina e spera di raggiungere accordi diplomatici”. Da parte sua Guterres ha detto che l’Onu “sostiene” il dialogo tra Russia e Ucraina: “Non facciamo parte dei negoziati, ma sosteniamo il dialogo tra i due paesi e sosteniamo la buona volontà della Turchia nel promuovere questo approccio – ha aggiunto – ma il nostro compito principale riguardo alla situazione umanitaria in Ucraina è risolverla, migliorarla”.

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