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Mazzette dal Qatar: vacanza da 100mila euro per la famiglia Panzeri. Articolo 1 ha sospeso l’ex eurodeputato

L’ex eurodeputato Antonio Panzeri

BRUXELLES – L’accusa è pesante per un politico, soprattutto per uno con la storia di Panzeri, una storia tutta a sinistra. L’ex eurodeputato Antonio Panzeri, tra gli arrestati nell’indagine di Bruxelles, avrebbe usato “metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi”. Lo si legge in un atto notificato ieri alla moglie Maria Colleoni, fermata insieme alla figlia nella loro casa di Calusco D’Adda, in provincia di Bergamo. Le due donne sono state raggiunta da un mandato di arresto europeo con l’accusa di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Nella sommaria descrizione dei fatti spunta una vacanza per la famiglia Panzeri costata “100 mila euro”.

La biografia dell’eurodeputato Antonio Panzeri riporta che per anni è stato segretario generale della Camera del Lavoro di Milano per poi approdare al Parlamento europeo nel 2004. Una storia tutta a sinistra, nella Cgil, nel Pds e nei Ds. Eletto nel Pd. Una vita politica molto vicina a Massimo D’Alema. E infatti lascia i Democratici nel 2017 per aderire ad Articolo 1 insieme all’ex premier. Ora Panzeri “è sospettato” di essere intervenuto “politicamente con i membri” che lavorano al Parlamento Europeo “a beneficio di Qatar e Marocco, contro il pagamento”. Lo si legge in uno degli atti dell’indagine di Bruxelles per “corruzione di funzionari e membri degli organi delle Comunità europee e di Stati esteri, riciclaggio e associazione per delinquere”. Nel documento è scritto che comunque vige la “presunzione di innocenza”.

La commissione di garanzia di Articolo Uno Lombardia ha sospeso Antonio Panzeri dall’anagrafe degli iscritti. “Nell’esprimere sconcerto per quanto sta emergendo, Articolo Uno esprime fiducia nell’autorità giudiziaria e auspica che Panzeri possa dimostrare la sua estraneità a una vicenda del tutto incompatibile con la sua storia e il suo impegno politico”.

Venerdì la procura di Bruxelles ha aperto un’inchiesta per sospetta corruzione nell’Eurocamera. Si parla dipresunte mazzette per influenzare le decisioni sul Qatar. Fermati 4 italiani, tra loro Antonio Panzeri.

La Corte d’Appello di Brescia ha convalidato l’arresto e concesso i domiciliari a Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, fermate ieri sera nell’abitazione di famiglia a Calusco d’Adda (Bergamo) in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Le due donne sono accusate di concorso nell’ambito dell’inchiesta di Bruxelles per corruzione e riciclaggio, con vincolo di associazione per delinquere che ha portato agli arresti lo stesso Panzeri e altre persone. La decisione è del giudice Anna Dalla Libera. L’udienza è stata aggiornata il 19 dicembre.

“Le mie assistite hanno riferito in aula di non essere a conoscenza di quanto viene loro contestato” Lo ha spiegato l’avvocato Angelo De Riso difensore con Nicola Colli, di Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, arrestate ieri in esecuzione di un mandato di arresto europeo nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto il parlamento Ue e alle quali oggi sono stati concessi i domiciliari. “Siamo soddisfatti e confidiamo che non venga accolta la richiesta di consegna alle autorità del Belgio”, hanno affermato i due legali.

Il quotidiano L’Echo, inoltre, scrive che sarebbe stato arrestato anche il padre di Kaili, colto anche lui in flagranza di reato. A prescindere dall’esito dell’inchiesta, per l’esponente socialista greca si rende concreta la possibilità che perda il seggio di vicepresidente. Secondo il regolamento interno dell’Eurocamera, la maggioranza dei 3/5 della Conferenza dei presidente, purché rappresenti tre gruppi politici diversi, può proporre alla Plenaria di far decadere il ruolo di vicepresidente, questore, presidente di commissione o presidente di un intergruppo a seguito di “seri episodi di cattiva condotta”. L’aula può ratificare tale decisione con la maggioranza dei due terzi dei votanti, fermo restando sia presente la maggioranza degli eurodeputati.

AGGIORNAMENTO DELLE 22,25

EVA KAILI SOSPESA – “Alla luce delle indagini giudiziarie in corso da parte delle autorità belghe, la presidente, Roberta Metsola, ha deciso di sospendere con effetto immediato tutti i poteri, compiti e le deleghe di Eva Kaili nella sua qualità di vicepresidente del Parlamento europeo”. Lo fa sapere il portavoce della presidente dell’Eurocamera.



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