Il panettiere confessa: “Ho ucciso mia figlia, avevo il diavolo nel cervello”. Salvo il bambino piccolo: nascosto dietro al divano

FOGGIA – “Non ho visto nulla. Avevo il nero davanti, era tutto buio e avevo il diavolo nel cervello”. È quanto avrebbe detto ai pm che lo hanno interrogato nella caserma dei carabinieri di San Severo il panettiere 45enne Taulant Malaj, di origine albanese, residente a Torremaggiore, in provincia di Foggia, che ha ucciso il 51enne Massimo De Santis, commerciante, per motivi di gelosia e con lo stesso coltello da cucina si è scagliato contro la figlia Gessica, 16 anni, colpita a morte nel tentativo di calmare il padre, e ha ferito la moglie nella notte fra il 6 e il 7 maggio.
Il figlio piccolo della coppia, 5 anni, si è salvato nascondendosi dietro il divano del soggiorno di casa. Dopo la strage, i primi ad arrivare in casa sarebbero stati il fratello dell’assassino reo confesso e la cognata. Loro avrebbero trovato il bambino nascosto dietro al divano. Quando sono arrivati i carabinieri, il piccolo era in braccio agli zii, in evidente stato di choc. Ora è stato affidato alla coppia. Inoltre, per accertare l’esistenza della presunta relazione extraconiugale e dello scambio di messaggi su una chat tra la moglie dell’assassino e la vittima, gli investigatori dell’Arma hanno sequestrato i telefoni cellulari della donna, del marito e della figlia.
Secondo quanto raccontato agli inquirenti da Malaj, poco prima delle due di domenica, mentre stava dormendo, si è accorto che la moglie, accanto a lui nel letto, stava chattando con una persona. Quindi ha preso il telefono scoprendo che si trattava di De Santis, loro coinquilino. Da tempo sospettava che tra di loro ci fosse una relazione extraconiugale. A quel punto ha preso un coltello in cucina, è andato sul pianerottolo e ha atteso l’arrivo della vittima e l’ha colpita più volte. Poi è rientrato in casa con l’intenzione di uccidere la moglie ma invece ha assassinato la figlia che cercava di bloccarlo.
Il 45enne è stato sottoposto a fermo. Intanto il sindaco di Torremaggiore ha annunciato il lutto cittadino quando saranno celebrati i funerali di Gessica Malaj e di Massimo De Santis.
Il panettiere, come detto, ha prima ucciso il coinquilino De Santis, colpendolo con 20 fendenti nell’androne del condominio e subito dopo è rientrato in casa e ha ucciso a coltellate la figlia di 16 anni, Gessica, intervenuta a difesa della madre. Il fratello di De Santis, Gianluca, parlando con i cronisti, ha escluso qualsiasi relazione fra la moglie del Malaj e Massimo De Santis: “Non c’era niente di niente, mio fratello non aveva neanche modo di incontrarsi con la signora, neppure al bar dove lei veniva con le amiche a fare colazione dopo aver portato i figli a scuola: a quell’ora Massimo dormiva ancora perché lui, che nel bar faceva di tutto, dal pasticcere al banconista, chiudeva il locale la sera tardi”.
Proseguono intanto le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Foggia, coordinati dalla Procura della Repubblica. Gli investigatori sono convinti che quasi certamente l’omicidio della ragazza sia avvenuto proprio per il tentativo della sedicenne di difendere la madre che avrebbe scatenato la furia cieca del padre. Tutti gli elementi investigativi sembrerebbero confermarlo. Non ci sarebbero altri motivi dietro il delitto della giovane. Anche la donna è rimasta ferita ed è ora ricoverata in prognosi riservata in ospedale ma non è in pericolo di vita.
Dopo il duplice omicidio l’uomo ha inviato a un amico e connazionale un video agghiacciante in cui riprende il corpo senza vita del 51enne, della figlia esanime (è morta durante il trasporto in ospedale) e della moglie ferita. La coppia ha un altro figlio di 5 anni. Nello stesso video avrebbe pronunciato delle frasi in cui in qualche modo affermerebbe di essersi fatto giustizia per il presunto tradimento della moglie. Ora gli investigatori stanno cercando di capire come il video sia poi stato diffuso sul web e sui social, soprattutto nelle chat di persone residenti nella cittadina foggiana.