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Firenze: amianto nei tubi della rete idrica. La Regione rassicura: a gennaio le verifiche

Tubi dell'acqua
Tubi dell’acqua

FIRENZE – Gli assessori regionali a ambiente e tutela della salute, Anna Rita Bramerini e Luigi Marroni, hanno informato che la Regione si sta interessando della questione del cemento-amianto nella rete idrica, sollevata da numerosi comitati civici.

TUBI – Pare infatti che una buona parte dei tubi in cui scorre l’acqua potabile sia formata dai pericolosi materiali suindicati. Quindi la regione ha preso in esame il problema e gli Assessori assicurano che : «Il Tavolo coordinato dalla Regione costituito per affontare la questione dal punto di vista sanitario e scientifico ha programmato le azioni da intraprendere. A metà gennaio è prevista la riunione del gruppo di lavoro regionale per la definizione del progetto di monitoraggio analitico e sulla rete delle condotte in cemento-amianto verranno selezionate le reti a maggiore rischio di presenza di fibre di amianto, valutate attraverso la vetustà delle condotte, l’aggressività delle acque e la portata fluente».

COMITATI  – L’iniziativa, come detto, era nata dalle denunce e dagli esposti di alcuni comitati civici, in particolare il movimento «No amianto nell’acqua potabile», che hanno promosso la campagna «No Amianto Publiacqua», raccogliendo in pochi giorni oltre 2.000 firme. Il costo dei lavori per il risanamento delle tubature verificate a rischio amianto non dovrebbe gravare sulle spalle degli utenti. Il comitato, a tal fine, aveva messo in bella evidenza dati finora poco noti del bilancio Publiacqua. Dal 2002 al 2010 la Società ha ricavato dalle tariffe il 92% in più, cioè le ha quasi raddoppiate, ma ha diminuito gli investimenti del 16%, mentre il margine operativo lordo è cresciuto del + 521%.

AIT – È stata perciò interessata della questione l’Autorità Idrica Toscana, che ha informato proprio ieri (23 dicembre) che «non ci saranno aumenti in bolletta per affrontare lavori di sostituzione delle reti in cemento-amianto […] ogni intervento futuro in questo ambito rientrerà nel piano degli investimenti già previsti e concordati con i gestori del servizio idrico integrato». Con un risparmio netto a utenza di 182 euro circa. Dunque ci vengono date notizie confortanti per le nostre tasche, ma speriamo di avere dalla Regione notizie altrettanto confortanti per la nostra salute.

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