Palermo: i boss vicini a Totò Riina stavano progettando l’omicidio del ministro Alfano
PALERMO – I boss mafiosi vicini al boss Totò Riina avevano progettato l’omicidio del ministro dell’Interno Angelino Alfano, «colpevole» di avere aggravato il regime di carcere duro al 41 bis. La notizia emerge dall’operazione antimafia dei Carabinieri di Palermo, che all’alba di oggi ha portato all’arresto di sei persone, ritenute i nuovi boss di Corleone. Gli investigatori hanno captato, durante l’inchiesta «una intercettazione in chiaro in cui gli indagati di lamentavano del 41 bis inasprito dal ministro dell’Interno Alfano». E per questo motivo progettavano di ucciderlo.
Solidarietà da tutto il mondo politico. Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia afferma: “L’importante operazione di questa mattina a Corleone conferma tutta la pericolosità di una mafia, solo in apparenza sommersa e silente, di cui ci ha parlato in Commissione il Procuratore Lo Voi. Al ministro Alfano va tutta la nostra solidarietà, unita alla certezza che non verra’ meno l’impegno dello Stato, profuso anche in questa rilevante indagine dall’Arma dei Carabinieri e dalla Dda di Palermo, nei confronti della criminalità organizzata”.