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Terrorismo: condannata la prima foreign fighter italiana. A 9 anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Milano

MILANO – La corte d’assise di Milano ha condannato Giulia Maria Sergio, più nota come Fatima, a 9 anni di reclusione. Si tratta della prima condanna in Italia per un foreign fighter tutt’ora in Siria. La condanna più severa, la corte, l’ha riservata al marito di Fatima, Aldo Kobuzi, albanese, al quale sono stati inflitti 10 anni di carcere. Per la madre e la sorella di quest’ultimo, tutti ancora in Siria con Fatima, la Corte ha emesso una sentenza di 8 anni. Per la giovane ritenuta l’indottrinatrice di Fatima, Bushra Haik, è arrivata una condanna a 9 anni. Ultimo condannato, l’unico detenuto in Italia, è il padre di Fatima, Sergio Sergio, al quale sono andati 4 anni di reclusione. La donna, che si troverebbe in Siria a combattere con l’Isis, lo scorso febbraio era stata rinviata a giudizio con l’accusa di terrorismo internazionale.

Maria Giulia Sergio, ragazza di origine campana che si trasferì ad Inzago (Milano), si sarebbe prima convertita all’Islam assieme a tutta la famiglia prendendo il nome di Fatima e poi sarebbe partita per la Siria, da dove avrebbe incitato anche i suoi genitori (la madre, anche lei arrestata lo scorso luglio, è morta qualche mese fa) e la sorella a raggiungerla. Agli atti dell’inchiesta numerose intercettazioni nelle quali, tra le altre cose, Fatima esultava per la strage di Charlie Hebdo e si dichiarava pronta al martirio

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