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Zanzare tigre: metodo biotecnologico per limitare la riproduzione lanciato dall’Enea

ROMA – L’Enea, uno dei maggiori istituti italiani di ricerca scientifica, ha sviluppato un metodo biotecnologico per limitare la riproduzione della micidiale zanzara (involontariamente importata in Italia qualche anno fa) e abbattere le sue capacità di trasmettere virus tropicali. Questo risultato è stato possibile grazie all’introduzione nella zanzara in laboratorio di ceppi specifici del batterio Wolbachia, innocuo per l’uomo e comunemente presente in gran parte degli insetti. Le femmine hanno manifestato un azzeramento della trasmissione del virus Zika e una riduzione a meno del 5% di quella dei virus di Dengue e Chikungunya, mentre i maschi sono stati in grado di rendere sterili le femmine selvatiche della specie dopo l’accoppiamento, compromettendone la possibilità di riprodursi.

Sperimentato in condizioni controllate contro popolazioni di zanzara tigre sia italiane che tropicali, il metodo biotecnologico dell’Enea è volto a prevenire il rischio di epidemie associate a questi virus ed è stato testato nell’ambito del progetto europeo INFRAVEC 2 grazie alla collaborazione con il dipartimento di virologia dell’Istituto Pasteur di Parigi. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica PLoS Neglected Tropical Diseases.

Per ora non c’è alcun effetto pratico di queste sperimentazioni, visto che in questi giorni le principali città italiane sono assediate da questi fastidiosissimi insetti.

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