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Sea Watch: Salvini attacca Patronaggio, se vuole fare il ministro si candidi

ROMA – «La Sea Watch non doveva sbarcare. Siamo uno Stato di diritto e non do nessuna autorizzazione. Se
qualcuno ha autorizzato deve dare spiegazioni. E’lei, dottor Patronaggio, ad avere autorizzato? Caro procuratore, le chiedo se è lei che si è assunto la responsabilità degli sbarchi». Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini rivolgendosi al procuratore di Agrigento dopo lo sbarco della Sea Watch. «Da lei, Patronaggio, sono stato accusato di sequestro di persona. Non sono simpatico a questo signore», aggiunge.

«Se nelle prossime ore ci saranno arresti per coloro che hanno infranto le leggi, ci sarà il sequestro definitivo di questa barca di vice scafisti e se ci sarà il loro arresto, è un conto. Se la nave sarà messa fuori uso, anche affondandola, bene. Altrimenti ho il dubbio che qualcuno abbia voluto compiere un atto politico: se qualche
procuratore vuole sostituirsi al governo o al Parlamento si candidi». Lo dice Matteo Salvini in una diretta Facebook sulla Sea Watch. «Se è stato un escamotage per far sbarcare i migranti, mi muoverei perché è favoreggiamento al traffico di esseri umani», aggiunge.

Patronaggio, Salvini, sea watch


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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