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Carola Rackete avrebbe portato in Italia 3 torturatori, fermati dalla squadra mobile di Agrigento

AGRIGENTO – Solo qualche giornale locale (Grandangolo di Agrigento) e il Giornale hanno riportato una notizia che ripropone alla ribalta la capitana della Sea Watch 3, Carola Rackete, eroina delle sinistre antiSalvini. I tre torturatori fermati lo scorso 16 settembre dalla Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal vice questore aggiunto Giovanni Minardi, sarebbero sbarcati a Lampedusa a bordo della Sea Watch 3, la nave Ong capitanata da Carola Rackete.

Tra i quaranta migranti a bordo della Ong guidata da Carola Rackete – secondo un’inchiesta che riporta il quotidiano “Il Giornale” – ci sarebbero stati anche Mohamed Condè, detto Suarez, originario della Guinea, 27 anni, Hameda Ahmed, egiziano, 26 anni e Mahmoud Ashuia, egiziano, 24 anni. I tre torturatori erano stati inchiodati dalle dichiarazioni dei migranti che raccontarono agli inquirenti torture e costanti violenze fisiche, anche con l’uso di bastoni e tubi di gomma, avvenuti in una ex base militare della città libica di Zawyia dove i migranti venivano sequestrati fin quando le famiglie non avessero pagato per la traversata in Italia.

Il commento del leader della lega Matteo Salvini su twitter: “Non solo ha violato le leggi e speronato una motovedetta della Guardia di Finanza: il 29 giugno scorso la Sea Watch3 di Carola Rackete avrebbe scaricato in Italia tre immigrati accusati di violenze, stupri, sequestro, omicidio. Alcuni parlamentari del Pd erano saliti a bordo per chiedere lo sbarco di tutti gli immigrati, compresi quelli che ora sono sospettati di essere feroci criminali. Chiediamo spiegazioni al premier, alla Farnesina, al Guardasigilli e al Viminale. Siamo pronti a denunciare Rackete e i parlamentari che hanno voluto a tutti i costi lo sbarco. Chiedano scusa all’Italia”.

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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