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Il Papa a San Rossore con l’Agesci? In 30mila sperano che Francesco arrivi

 

Ad agosto invasione degli scout a San Rossore

FIRENZE –  Trentamila scout provenienti da tutt’ Italia, dal 7 al 10 agosto, si ritroveranno nel parco di San Rossore, in provincia di Pisa. L’occasione è lo storico raduno della Route nazionale Agesci. Rover e scolte, ragazzi e ragazze, sono già partiti, zaino in spalla, per la fase dei campi mobili che precede il raduno e che durerà fino al 5 agosto. Dirette web, social e tv. Un evento a camere riunite, non mancheranno il presidente del senato, Pietro Grasso ed il presidente della camera Laura Boldrini. Ma ben altra è la speranza dei trentamila. La presenza bisbigliata e agognata è quella del papa. Già in passato gli scout hanno sperato in un blitz di papa Benedetto che non è arrivato. Oggi se ne parla ancora, si sussurra. Certo, la Route ha valore in sé, una riunione oceanica, momento di condivisione in cui si consuma un’emozione. Ma se venisse il papa… Il Francesco del «Pronto, sono il papa», colui che semina le guardie del corpo, si ferma in una favela per farsi fare un caffè, il papa che cerca di portare la Chiesa sulla terra, per portare la terra in cielo.

Ci sono i capitoli, argomenti da affrontare, e c’è un tema: il coraggio. Declinato secondo diversi aspetti, il coraggio di farsi ultimi o il coraggio di amare.  Accanto a questo, le botteghe, momenti di confronto per vivere ed interiorizzare, per fare in modo che l’esperienza da emozione si traduca in vissuto. L’intenzione è che la Route non sia un evento a spot, la pattuglia nazionale e tutto lo scoutismo ci lavorano da oltre un anno. San Rossore sarà meta di pellegrinaggi da tutta Italia. Ma i ragazzi seguiranno percorsi preordinati, 456 in tutto. A nord si passerà dal Vajont e a sud dalle terre di don Giuseppe Diana, il sacerdote scout ucciso dalla camorra. In Sicilia i ragazzi vedranno la realtà dell’accoglienza agli immigrati. Insieme ai trentamila, ci saranno duecento ragazzi provenienti da paesi arabi e africani. Ci saranno giovani palestinesi, a testimoniare la speranza in un momento in cui il portavoce Onu per i rifugiati palestinesi Chris Gunness scoppia a piangere in diretta tv. Ci saranno giovani italiani ed europei che dimostrano, in un’Europa stanca di se stessa, il coraggio di professare una religione, quando alla fine del percorso pubblicheranno tutti insieme la Carta del coraggio, scritta durante il cammino. Una giornata mondiale della gioventù in versione scout. E c’è chi aspetta, come nelle Gmg, che arrivi anche il papa.

 

Agesci, Papa Francesco, san rossore, scout

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